"Io non giudico nessuno" (Giovanni 8,15): l'esito di una lotta Perché il racconto dell'incontro tra Gesù e la donna adultera ha suscitato tanti problemi? Perché non ha trovato posto nei vangeli sinottici (Matteo, Marco e Luca), in particolare in Luca che sembra proprio esserne l'autore? Ô stato infatti possibile constatare che né lo stile, né il vocabolario, né gli elementi del racconto, né la sua conclusione sono quelli abituali dell'evangelista Giovanni. Ad esempio, da un lato l'espressione che si traduce con "all'alba" e dall'altro la menzione degli scribi non si ritrovano in nessun'altra parte di questo vangelo, mentre sono frequenti in Luca. Oggi è ben attestato che questa pericope non faceva parte, in origine, del Vangelo di Giovanni; ma perché è assente dai manoscritti più antichi e da tutte le testimonianze principali, a eccezione di D (Codice di Beza)? Perché non si possiede nessun commentario greco di questo episodio prima del XII secolo? Bisogna aggiungere, tuttavia, che pur ignorando la sua origine esatta, la sua data, il perché del suo inserimento in Giovanni benché non fosse dovuto alla sua penna,questo episodio è stato però chiaramente riconosciuto come un episodio ispirato e avente valore storico: era un elemento della tradizione orale che circolava in alcuni settori della chiesa occidentale e che è stato incorporato in diversi contesti, in vari manoscritti. Infine, si deve osservare che questo racconto è bene attestato presso i Padri latini ed è stato incluso nella Vetus Latina e nella Vulgata: la tradizione della chiesa latina lo conosceva già dal IV secolo, anche se fu ancora discusso al Concilio di Trento nel 1546! Sommario Parte prima.Svelare il bisogno di giudicare 1. Una constatazione difficile 2. Come Cristo mette alla base il sentimento 3. Un bisogno di giudicare che nasconde la paura Parte seconda. Cronaca di una paura superata 1. "Io non giudico nessuno" (Giovanni 8,15): l'esito di una lotta 2. Quando Gesù ha visto chiaro in se stesso.Tutti i personaggi mossi dalla paura.La donna. Gli scribi e i farisei. Gesù. La tentazione di Gesù.Solitudine e silenzio Sotto l'ispirazione dell'Infinitamente Piccolo Una parola che restituisce la vita La discrezione di Dio Parte terza. Quando "Io sono", la paura scompare 1. Costruire sulla roccia Lo spavento o la scomparsa dell'Essere Alle basi del messaggio biblico: "Io sono/io sarò" Quando Gesù costruiva sulla roccia Il Dio di Mosè L'ultimo combattimento di Gesù (Giov. 13,1-30) 2. Il solo "io" affidabile: "io che ti parlo" da un luogo sicuro "Sono io, colui che ti parla" (Giov. 4,25) Gesù disse loro: "Sono io, non abbiate paura" (Giov. 6,20) Fin dal principio [io sono] proprio ciò che vi dico (Giov. 8,24) Gesù disse loro [_]: "conoscerete che io sono" (Giov. 8,28) Io vi dico, prima che Abraamo fosse, io sono (Giov. 8,58) Ve lo dico fin d'ora [_] affinché [_] voi crediate che io sono (Giov. 13,19) "Chi cercate?". "Gesù il Nazareno!". Egli disse loro: "Io sono" (Giov. 18,4 s.) | |
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