Elena Dragas può essere considerata "L'imperatrice dei Romani" Rimasta sempre accanto agli ultimi tre sovrani di Bisanzio, trascorse attivamente ben cinquantotto anni nel Palazzo del potere Ultima imperatrice di un impero millenario, difese il trono per il figlio prediletto e diede alla luce la prole più numerosa di tutte le imperatrici bizantine Il suo elogio funebre fu scritto dal più noto filosofo dell'epoca, Giorgio Gemisto Pletone, il quale ne lodò la dignità, l'orgoglio e la pazienza, paragonandola alla mitica eroina greca Penelope e concludendo che il suo intelletto e il suo carattere erano stati di gran lunga superiori rispetto a 'quello che siamo soliti aspettarci da una donna' In effetti stupisce ancora oggi come una donna di certo non bella, discreta ma non colta, intelligente ma non particolarmente istruita, sia passata alla storia come esempio di saldezza morale, integrità e saggezza - ma anche di intransigenza e spirito religioso a volte cieco e bigotto - in mezzo allo sfacelo di una città e di un impero, di una civiltà inesorabilmente in declino Morto l'amatissimo figlio Costantino nel fatidico 29 maggio 1453, anche la fine di Elena entrò nella leggenda e fu un susseguirsi di congetture più o meno originali intorno a due nomi - Elena e Costantino, appunto - che sembravano portare in sé un destino e un significato assoluti Il presente volume, ripercorrendo le tappe fondamentali di un'esistenza ricca e affascinante, vuole dimostrare che la fama dell'ultima sovrana sul trono d'Oriente è ben lungi dall'essere giustificata da una semplice omonimia Il matrimonio spettacolare, la costante attenzione ai problemi politici, i grandi amori e le antipatie, l'immensa influenza sui figli, il suo ruolo essenziale nella questione dell'unità delle Chiese giustificano certamente meglio una notorietà che potrebbe diventare immortale | |
La collana Donne d'oriente e d'occidente | |
Donne d'Oriente e d'Occidente Collana diretta da GAETANO PASSARELLI con la collaborazione di STEFANIA COLAFRANCESCHI Nel lento passaggio dall'età tardoantica all'epoca medievale i motivi della civiltà e della cultura greco-romana si innestarono, spesso drammaticamente, con le culture barbariche e soprattutto con il cristianesimo che andava informando il Mediterraneo, l'Occidente e il mondo slavo Ne sono derivate epoche di crisi politico-sociali e religiose profonde, decisive per la crescita dell'uomo, della sua cultura e della sua spiritualità I cambiamenti della tarda antichità hanno portato la donna da una funzione fondamentale, ma interna al gruppo o alla famiglia, a funzioni che oggi chiameremmo, pur con un termine ambiguo, sempre più pubbliche E' per questi motivi che possiamo considerare le figure femminili dell'epoca un'importante cartina di tornasole per leggere la stessa Prepotentemente infatti si sono affacciate alla ribalta della storia figure femminili di alta nobiltà o di estrazione modesta che, per fortuna o abilità, hanno giocato un ruolo determinante Là dove hanno conquistato i vertici del potere, governando direttamente o indirettamente, hanno lasciato un'impronta della loro personalità Donne bellissime e intelligenti, donne arriviste e spietate, donne forti e determinate, donne perverse e dissolute, donne dotte e affascinanti, donne abili e passionali. Molte di esse, relegate dalla storiografia a figure di secondo piano, conosciute solo per nome o talora del tutto ignorate, sembrano reclamare un momento di attenzione Così, oggi, è possibile leggere con chiarezza e obiettività le tracce del loro influsso nella politica, nella religione, nella cultura, nella religiosità, per poter "giudicare" se la loro presenza è stata importante, nel bene o nel male, non solo per la storia bizantina ma per la storia dell'umanità |
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