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SCHIFFIN
Il controllo della parola. editoria senza editori
Autore:
SCHIFFIN
Titolo:
Il controllo della parola. editoria senza editori
Descrizione:
Editore:
Bollati Boringhieri
Data di edizione:
marzo 2006
Pagine:
89
Dimensioni cm.:
11,5x19,5
ISBN13:
9788833916453
Codice:
186507
Collana:
Temi bollati boringhieri 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 11.40
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a marzo 2006
0 - 256 1460
Lingua
Italiano
Allegati:
NON DISPONIBILE
| La collana Temi bollati boringhieri | |
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| Il controllo della parola Editoria senza editori, la storia continua Schiffrin Andrè Introduzione di Stefano Salis Traduzione di Nanni Negri Concentrazione e controllo: parole che compendiano la storia recentissima dell'editoria - e dei media in generale - nei grandi paesi occidentali, incluso il nostro A cinque anni dal quadro precedente, già allarmante, Schiffrin raccoglie il precipitato sempre più drammatico delle realtà editoriali che conosce meglio, quella francese e quella angloamericana I cambiamenti strutturali intervenuti nella produzione, nei circuiti distributivi e nella vendita del libro, la strategia di acquisizione progressiva degli editori indipendenti da parte dei colossi mediatici, con la protezione dei governi, e il prevalere di una logica di profitto sulla imprenditorialità libraria hanno concorso ad alterare nel profondo la qualità del prodotto Paradigmatico è il caso della Francia, dove la fusione degli ex duopolisti Hachette e Vivendi, il successivo intervento di Wendel e la vendita di Seuil hanno ridisegnato la mappa dell'editoria Non meno ridotta risulta la quota di indipendenti in Inghilterra, mentre negli Stati Uniti le concentrazioni di fine secolo continuano a esercitare i loro effetti d'urto sulle tradizioni editoriali e sulla libertà d'espressione Un'estensione del controllo a cui il mondo intellettuale ha reagito in modo complessivamente debole, fino al silenzio che Schiffrin registra in Francia, ma che non ritiene irrevocabile, indicando un'alternativa possibile nella piccola utopia di una ripresa della parola e dell'iniziativa pubbliche | |
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