A differenza di quanto si crede comunemente, l'ossessione per il demonio e il maligno non è sempre stata centrale nella cristianità medievale Ancora agli inizi del XIV secolo prelati e giuristi condividevano una visione di coesistenza conflittuale, ma controllata, delle forze del Male nell'ordine divino del mondo Ma un evento decisivo (forse un po' trascurato dagli storici per le sue implicazioni) avvenne da lì a poco: nel 1320, papa Giovanni XXII promosse una consultazione di esperti volta a ottenere gli argomenti che permettessero di designare come eresia l'invocazione dei demoni e ogni forma di magia Si trattava di una grande rivoluzione teorica, dal momento che tredici secoli di cristianesimo avevano stabilito che l'eresia poteva risiedere soltanto nel pensiero e nella parola, non già negli atti La Chiesa medievale aveva costantemente condannato o bandito le pratiche magiche, facendole però oggetto di disprezzo in quanto vane superstizioni e nulla più Tuttavia, per comprendere appieno l'impatto dottrinale e politico della consultazione voluta da Giovanni XXII, si deve valutare lo scontro in atto già da alcuni decenni tra due sistemi antropologico-teologici, quello aristotelico-tomista e il neoagostinismo caratteristico della scuola francescana La paura dei demoni, divenuta via via sempre più temibile nel XIII secolo, sarebbe nata dall'attualizzazione di due antiche tematiche: quella del patto e della possessione La prima si coniuga con la nascita di una riflessione sui sacramenti basata sull'idea di un patto tra Dio e gli uomini, dottrina che se riduceva la mediazione sacerdotale della Chiesa (motivo per cui fu osteggiata) lasciava l'individuo nudo di fronte al sovrannaturale Ecco perché la possessione assunse nuovo vigore, unitamente a una maggiore attenzione sulle forze e le debolezze della personalità umana: forze che potevano nutrire la mistica visionaria di fine XIII secolo, e debolezze che legittimavano la paura dell'assoggettamento satanico A preparare l'avvento di Satana, fu dunque un nuovo cristianesimo e una nuova concezione dell'uomo Questa la chiave di lettura proposta da Boureau, che punta a offrire una ricostruzione rigorosa e approfondita di un cinquantennio cruciale, in cui ebbe origine quella svolta epocale che avrebbe portato il razionalismo scolastico verso il fanatismo e l'oscurantismo che contagiarono l'Europa cattolica fino alle soglie dell'era moderna Piccola bibliografia recente BibliaIl diavolo e l'occidente a cura di Pietro Cappelli, Morcelliana 2005 Alessandro Paronuzzi, Diabolus in fabula, Ancora 2006 Symbolon/diabolon a cura di Alessandro Ferrari, Vincenzo Pacillo, Il mulino 2005 | |
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