Brunilde nasce nel 550 dC e cresce a Toledo, figlia di un visigoto divenuto re e alleato dell'Impero Romano d'Oriente. Sposa il re dei Franchi Sigeberto nel 567 e diventa così regina di un regno dei Franchi, che per tutta la vita cercherà di riunire sotto una sola corona. Dopo la morte violenta del marito, governa dapprima in nome del figlio, quindi dei nipoti, infine, brevemente, persino del pronipote, regnando per 46 anni. Combatterà gli Avari e i Longobardi, ma anzitutto perseguirà il suo disegno politico di unificazione. Avrà buoni rapporti con San Colombano e papa Gregorio Magno, ma poi si scontrerà con loro. Eliminò senza esitare ogni avversario, compreso il vescovo Desiderio, poi canonizzato. La sua opera mirò a creare un regno esteso e potente nel cuore dell'Europa, che raccogliesse l'eredità romana, in una prospettiva il cui punto d'arrivo è rappresentato dall'Impero di Carlo Magno. Brunilde fu al centro del mondo tardoantico; trattò alla pari con Bisanzio e col papa, ma alla fine fu sconfitta da un altro franco, Clotario, che le infliggerà una morte atroce e umiliante nel 613. E gli storici del tempo non furono dalla parte della vecchia visigota, perché appoggiavano i suoi avversari Per gli studenti e gli studiosi di storia tardoantica e medievale il volumetto è una chicca intrigante; per un lettore amante di storia e di donne ha la "suspense" di un thriller | |
La collana Donne d'oriente e d'occidente | |
Donne d'Oriente e d'Occidente Collana diretta da GAETANO PASSARELLI con la collaborazione di STEFANIA COLAFRANCESCHI Nel lento passaggio dall'età tardoantica all'epoca medievale i motivi della civiltà e della cultura greco-romana si innestarono, spesso drammaticamente, con le culture barbariche e soprattutto con il cristianesimo che andava informando il Mediterraneo, l'Occidente e il mondo slavo Ne sono derivate epoche di crisi politico-sociali e religiose profonde, decisive per la crescita dell'uomo, della sua cultura e della sua spiritualità I cambiamenti della tarda antichità hanno portato la donna da una funzione fondamentale, ma interna al gruppo o alla famiglia, a funzioni che oggi chiameremmo, pur con un termine ambiguo, sempre più pubbliche E' per questi motivi che possiamo considerare le figure femminili dell'epoca un'importante cartina di tornasole per leggere la stessa Prepotentemente infatti si sono affacciate alla ribalta della storia figure femminili di alta nobiltà o di estrazione modesta che, per fortuna o abilità, hanno giocato un ruolo determinante Là dove hanno conquistato i vertici del potere, governando direttamente o indirettamente, hanno lasciato un'impronta della loro personalità Donne bellissime e intelligenti, donne arriviste e spietate, donne forti e determinate, donne perverse e dissolute, donne dotte e affascinanti, donne abili e passionali. Molte di esse, relegate dalla storiografia a figure di secondo piano, conosciute solo per nome o talora del tutto ignorate, sembrano reclamare un momento di attenzione Così, oggi, è possibile leggere con chiarezza e obiettività le tracce del loro influsso nella politica, nella religione, nella cultura, nella religiosità, per poter "giudicare" se la loro presenza è stata importante, nel bene o nel male, non solo per la storia bizantina ma per la storia dell'umanità |
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