Miti dell'individualismo moderno Faust, don Chisciotte, don Giovanni, Robinson Crusoe Oggetto di questo magistrale studio di letteratura comparata sono quattro grandi miti fondativi del mondo moderno, tutti creati tra il XVI e il XVIII secolo. Le versioni originali di Faust (1587), di Don Chisciotte (1605) e di Don Giovanni (1620 ca) presentavano esiti tutt'altro che lusinghieri Faust e don Giovanni finiscono all'inferno; don Chisciotte è oggetto di scherno e derisione. Il destino ultimo di Faust, don Chisciotte e don Giovanni riflette dunque, almeno all'inizio, l'anti-individualismo del loro tempo. Un secolo dopo, Robinson Crusoe di Defoe (1709) incarnerà una più favorevole considerazione dell'individuo, divenuto l'emblema di atteggiamenti sociali, economici e religiosi del tutto nuovi (ma solo se si decide di non prendere sul serio l'affermazione di Defoe, secondo la quale l'isolamento di Robinson è la punizione per aver disubbidito al padre) Qualche decennio ancora, e all'inizio dell'Ottocento il significato di queste quattro figure centrali del nostro immaginario occidentale muta completamente. Il Romanticismo le ricrea come personalità eroiche, degne di ammirazione. I quattro personaggi rifletteranno d'ora in avanti i problemi dell'individualismo nel periodo moderno: la solitudine, il narcisismo, e le rivendicazioni dell'Io contro le pressioni della società | |
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