La collana Collana Storica | |
Collana diretta da Sergio Romano |
Guarda anche I libri dell'editore Corbaccio Gli scaffali di Storia I libri di Storia e storiografia |
Molto di ciò che noi siamo e abbiamo proviene da un nostro antenato, Bisanzio L'Impero bizantino ci ha trasmesso il culto della grande letteratura greca, da Omero a Eschilo, da Sofocle a Euripide Ha rielaborato e codificato il diritto romano Ha fermato l'invasione araba nel 678 e permesso in tal modo all'Europa occidentale di sviluppare le proprie istituzioni Ha convertito gli slavi della penisola balcanica e i russi di Kiev Ha creato le istituzioni politiche e amministrative di quello che poteva considerarsi, nel momento del suo maggiore fulgore, lo Stato moderno Ha creato ed esportato in Occidente i canoni dell'arte post-romana Non vi sarebbero stati l'Umanesimo e la riscoperta del mondo classico senza l'apporto degli studiosi bizantini Non vi sarebbe stato il Rinascimento se l'Italia non fosse stata pacificamente invasa, dopo il 1453, dai profughi di Costantinopoli Ma i cittadini dell'Unione europea faranno bene a ricordare, d'altro canto, che il loro grande antenato trasmise alla nostra cultura anche i frutti della sua familiarità con i popoli che lo circondavano: gli arabi, i turchi ottomani, gli armeni, i georgiani, gli slavi del sud e della grandi pianure russe fra il Dnepr e il Volga Bisanzio dimostra quanto siano incerti e imprecisi i confini culturali dell'Europa Per raccontare l'ascesa, il declino e la morte di questo grande impero occorre uno storico dotato di molti talenti. Deve comprenderne le leggi e le istituzioni. Deve sapere apprezzare la sua arte e la sua letteratura. Deve conoscere il quadro internazionale nel quale Bisanzio estese o difese le proprie frontiere Come il lettore scoprirà sin dalle prime pagine di questo libro, Judith Herrin possiede tutte queste virtù | |
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904 e-mail info@campedel.it |