Come interpretare per l'oggi il comandamento che chiede di non nominare il nome di Dio, soprattutto se invano? Il percorso suggerito ha come guida anzitutto i testi delle Scritture, parole antiche e tuttavia sorprendentemente capaci di interpretare le attese di sempre Partendo dall'indicazione che, vietando di nominarne il nome, custodisce l'alteritą di Dio e ne impedisce ogni cattura, si entra nel dibattito attuale: dire o non dire Dio nella polis? La storia ha conosciuto ogni genere di strumentalizzazione, pertanto la saggezza del comando biblico va nella direzione di preferire all'esibizione del nome di Dio la scelta della prossimitą con l'altro, accolto nella sua differenza Quasi a fare eco alle parole del decalogo biblico si evocano le immagini del film del regista polacco K Kieslowski, che nella sua opera intitolata appunto Il Decalogo ha ripreso i singoli comandamenti in chiave di interrogativo per l'uomo d'oggi | |
La collana Al di lą del detto | |
Dal patrimonio biblico saranno attinti parole brevi o versetti che, accolti e riecheggiati durante il giorno, faranno da guida, da segnavia appunto, per gustare la vita e orientarla nelle ore dell'ambiguitą e della notte. Leggere e interpretare i testi della tradizione ebraico-cristiana per portare alla luce il 'non detto' che celano, il loro dire ancora oggi |
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