Descrizione | |
"Il Malmantile racquistato", un poema seicentesco di Lorenzo Lippi che in una delle sue edizioni fu illustrato dal bellunese Osvaldo Monti. Il volume appena dato alle stampe raccoglie un centinaio delle sue tavole.
E' stato quasi per caso che il Conte Damiano Miari Fulcis ha rinvenuto, nella sua biblioteca personale, le illustrazioni del Monti, realizzate tra il 1890 e il 1891. Si tratta di un rinvenimento importante, non solo perchè Monti fu uno dei tanti artisti bellunesi di spessore, ma soprattutto perché di lui, che illustrò tra gli altri "L'Orlando Furioso", "La Gerusalemme liberata", "L'Orlando innamorato" e il "Decamerone", a Belluno non è rimasto nulla. Sono quindi inedite, e di grande valore, le tavole ritrovate dal Conte Damiano Miari Fulcis, cittadino onorario di San Gregorio, che si è affidato alla professionalità del professor Leonisio Doglioni (curatore e autore dei commenti) e al dottor Dario De Marco per dare alle stampe un'edizione, limitata e esclusiva, del lavoro, «come minuscolo e comm osso contributo che aiuti a mantenere vivo il ricordo di tante "lanterne spente", per far sì che l'oblio di tante morti non diventi tradimento», si legge nella prefazione di De Marco. Miari Fulcis e Doglioni sono due persone molto diverse, ma legate da un filo rosso che si dipana in tre segmenti: sono entrambi gentiluomini d'altri tempi, amano profondamente la terra bellunese, e a entrambi il destino ha riservato il dramma della silicosi. Si capisce quindi come mai entrambi abbiano messo una grande passio ne nel realizzare il volume. E se Miari Fulcis è oggi cittadino onorario di san Gregorio, Doglioni, anatomopatologo, fornì, con i suoi studi e le sue ricerche, basi concrete per verificare l'influenza della silicosi nelle numerosissime morti che hanno impoverito intere comunità bellunesi. Osvaldo Monti nacque a Candide, in Comelico Superiore. Artista poliedrico, amò l'arte figurativa, che espresse nei ritratti, nei dipinti a tema risorgimentale, e soprattutto nei disegni, in cui eccelleva. Nella sua carriera illustrò anche il "Malmantile racquistato", poema eroicomico in 12 cantari (canti). Il Malmantile era (ed è tuttora) un castello che si trova a pochi chilometri da Firenze, e Monti illustra con le sue tavole le vicende per il suo possesso, dopo che Celidora, sua legittima Signora, è stata spodestata. Tra guerre, tregue, episodi fantastici e interventi diabolici, rassegne di combattenti e la sconfitta degli usurpatori, fino al ritorno di Celidora e il suo matrimonio con Amostante, generale capo dell'armata vincitrice, la vicenda si dipana attraverso le strofe e i disegni del Monti, sempre adeguati e suggestivi, minuziosi nei particolari e di grande impatto comunicativo. Testo del Corriere delle Alpi | |
Scheda creata Venerdi' 6 dicembre 2013 | |
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