Descrizione | |
A un trentennio dalla morte, la figura di Franco Basaglia, il suo lavoro e la famosa legge che ha portato alla chiusura dei manicomi, continuano a suscitare grande consenso, ma anche molte critiche. Il libro, racconto di una vita, cerca di ricondurre la vicenda di Basaglia - tra l'antifascismo, il dopoguerra, l'università e la direzione degli ospedali psichiatrici di Gorizia e Trieste - all'interno dei mutamenti epocali che coinvolsero la società e la cultura italiane, in particolare nel tumultuoso ventenni o 1960-1980 segnato dalle grandi lotte operaie e studentesche, ma anche dalle bombe stragiste e dal terrorismo, ventennio che si contraddistinse per una spinta riformista mai più ritrovata. Tra Gorizia e Trieste, Basaglia, unendosi a un gruppo di giovani psichiatri, realizzò, sperimentandola di giorno in giorno, una radicale riforma dell'istituto manicomiale, dopo aver denunciato l'orrore della segregazione e dei mezzi coercitivi utilizzati o dei cosiddetti sistemi di cura (come il massiccio uso dell'elettroshock). Una riforma ispirata non solo a principi di umanità, ma soprattutto al riconoscimento dei diritti del malato, della sua libertà, della sua appartenenza alla società civile, contro una condizione di emarginazione che escludeva qualsiasi possibilità terapeutica. Obiettivo di questo libro è riconnettere la figura di Basaglia alla cultura e alla politica dei suoi tempi, mostrando il valore della sua battaglia nel cammino d'emancipazione della società italiana. | |
Scheda creata Sabato 31 maggio 2014 | |
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