Descrizione | |
Accolta con favore dal mondo della scuola e non rimessa in discussione neppure dal governo di centrodestra, la riforma dell'autonomia scolastica non è una peculiarità solo italiana. Da una ventina d'anni in molti paesi occidentali assistiamo al trasferimento di poteri decisionali dal centro alla periferia: sul piano didattico, organizzativo, di programmazione, di gestione finanziaria e anche del personale. Insegnanti, presidi e poteri locali al timone della scuola, dunque? Più liberi e più responsabili? Bottani traccia un bilancio dell'autonomia nei vari paesi da cui emergono elementi contraddittori. Non tutto è negativo, ma sono certamente a rischio alcuni dei principi che sono stati alla base dell'istruzione pubblica, a partire da quello dell'uguaglianza. Perché allora questo movimento generalizzato verso l'autonomia di cui si sono fatti paladini governi sia di destra sia di sinistra? Oggi - risponde l'autore - il fardello della scuola è diventato così pesante che lo Stato tende a disfarsene, in un mondo in cui la scuola sembra peraltro aver perso la sua centralità. | |
L'autore | |
Norberto Bottani, già direttore di ricerca nel settore dell'Istruzione dell'OCSE, dirige il Centro di ricerca del Dipartimento dell'istruzione pubblica del Cantone di Ginevra. Con il Mulino ha già pubblicato "La ricreazione è finita" (1986) e "Professoressa addio" (1994). | |
Scheda creata Sabato 13 aprile 2013 | |
La collana Il mulino Contemporanea | |
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