Descrizione | |
Il termine ‘danni collaterali’ appartiene al linguaggio militare per indicare le conseguenze indesiderate delle operazioni belliche che comportano costi altissimi in termini umani. Non sono però prerogativa esclusiva della guerra: i danni collaterali rappresentano uno degli aspetti più diretti e sconcertanti dell’ineguaglianza sociale che caratterizza la nostra epoca. Perché ad essere intrinsecamente votati ai danni collaterali sono i poveri, per sempre segnati dal duplice marchio dell’irrilevanza e dell’indegnità. Causare danni collaterali è più facile nei quartieri loschi e tra le strade più malfamate delle città che nelle tranquille zone residenziali abitate da uomini potenti e altolocati. Tra l’occupare il gradino più basso della scala della disuguaglianza e il ritrovarsi ‘vittima collaterale’ di un’azione umana o di un disastro naturale esiste lo stesso rapporto che intercorre tra i poli opposti delle calamite, che tendono a gravitare l’uno verso l’altro. Sommario 1 - Dall'agorà al mercato 2 - Requiem per il comunismo 3 - Il destino della diseguaglianza sociale nell'era liquido-moderna 4 - Gli sconosciuti sono pericolosi ... Ne siamo proprio sicuri? 5 - Consumismo e moralità 6 - Privacy riservatezza intimità legami umani e altre vittime collaterali della modernità liquida 7 - La sfortuna e l'individualizzazione dei rimedi 8 - Nella moderna Atene in cerca di una risposta alla domanda dell'antica Gerusalemme 9 - Storia naturale del male 10 - Wir arme Leut' 11 - La sociologia: da dove viene? e dove è diretta? | |
Scheda creata Lunedi' 6 maggio 2013 | |
La collana I Robinson / letture | |
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