Descrizione | |
Dio non è argomento di conversazione come possono esserlo il calcio e la moda. Quale linguaggio usare, allora, quando si parla di Lui? La risposta che si ricava dalle pagine di questo libro è realistica e provocatoria: nessuno ha la ricetta per la nuova evangelizzazione, così come nessuno può pretendere di esaurire con parole umane il mistero infinito di Dio. Quando si parla di Lui, si diventa rossi in faccia e si prova imbarazzo di fronte a un compito che supera le forze umane, ma proprio nel m omento in cui gli evangelizzatori riconoscono questo limite gli uomini hanno l’occasione di scoprire un Dio che è presente ovunque, in ogni realtà umana, nella bellezza di un corpo o di un tramonto come nel buco dei maccheroni. Per intravedere la Sua presenza, dunque, bisogna chinarsi e silenziare le parole umane. | |
l'Autore | |
FABRICE HADJADJ (Nanterre 1971), saggista, filosofo e drammaturgo francese, figlio di genitori ebrei di origini tunisine. Dal 2012 è direttore di Philanthropos, l’Istitut o europeo di studi antropologici a Bourguillon, Fribourg (Svizzera). Collabora regolarmente a «Figaro littéraire», «Artpress», «Panorama» mensile di spiritualità e «Prier». | |
Scheda creata Lunedi' 4 novembre 2013 | |
La collana Il cortile dei gentili | |
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