Descrizione | |
All’origine dell’intera tradizione dei Detti vi sono le “parole” che gli anziani vissuti nel deserto egiziano tra il
IV e il V secolo hanno rivolto, per lo più in lingua copta, ai loro discepoli per rispondere a domande concrete riguardanti la vita ascetica e spirituale. Queste parole nate in tale contesto concreto, nella maggior parte dei casi individuale ma anche comunitario, furono poi ricordate e tramandate dai discepoli e applicate a situazioni diverse da quelle originarie. Da questo insieme eterogeneo di documenti preesistenti furono composte, in greco, le due grandi collezioni giunte fino a noi attraverso la tradizione manoscritta: la collezione alfabetico-anonima e la collezione sistematica, che qui presentiamo per la prima volta in italiano. Una profonda sapienza umana e un acuto discernimento spirituale emergono in modo vivido dai Detti dei padri del deserto: sono parole di “maestri” resi tali dall’esperienza del concreto vivere, parole trascritte dopo una lunga tradizione orale, in risposta a domande nate da discepoli nei quali è facile immedesimarsi. Brevi, incisive e dinamiche, queste “sentenze” non intendono tanto spiegare quanto piuttosto suggerire, rimandare a un’ulteriore ricerca, perché si giunga progressivamente alla capacità di un discernimento personale, a vivere “come fuoco ardente”. | |
Scheda creata Sabato 23 novembre 2013 | |
La collana Padri della Chiesa volti voci | |
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