Descrizione | |
Leoni, cervi, serpenti, draghi, sirene… Sulle facciate delle nostre cattedrali, come nei chiostri dei monasteri o sulle pagine di antichi codici, è tutto un bru-licare di creature animali, reali o fanta-stiche, mansuete o feroci. Un “bestiario” sorprendente e affascinante, ma che oggi non riusciamo più a “leggere” e a inter-pretare con immediatezza. Questo libro racconta, in modo chiaro ma affascinante – anche attraverso un ricco e originale apparato di immagini – il significato simbolico delle numerose e diverse rappresentazioni “zoologiche” che affollano gli edifici sacri e le pagine miniate dell’età medievale. Riscoprendo un linguaggio complesso e misterioso, ispirato ai testi biblici e ai Padri della Chiesa, ma anche alla tradizione classi-ca e alle credenze popolari, che si serve dei simboli e dei segni della natura per parlare delle cose celesti. Perché, come scriveva Alano di Lilla nel XII secolo, «ogni creatura del mondo funge per noi da specchio della nostra vita, della no-stra morte, della nostra con dizione ed è segno fedele della nostra sorte». | |
Scheda creata Venerdi' 28 febbraio 2014 | |
La collana tra arte e teologia | |
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