Descrizione | |
Non c'è mai stato un solo modo di celebrare l'Eucaristia, anche se tutte le Chiese hanno posto l'Ultima cena come fondamento della loro celebrazione. L'autore si propone di cogliere proprio il nesso tra i dati rituali della cena del Signore e i più antichi testi eucaristici illustrando come quelli arcaici si siano trasformati nelle anafore delle varie Chiese. La ricerca si svolge soprattutto sulla struttura delle differenti paleoanafore e anafore, che consente di stabilire nessi precisi che arri vano fino ai riti odierni, come se si trattasse di un albero genealogico vero e proprio. Interessante è l'origine alessandrina del Canone Romano, qui puntualmente documentata, così come l'antica concezione tipologica dell'Eucaristia che spiega il fenomeno delle anafore senza il racconto dell'Ultima cena, fatto comune a tutte le tradizioni liturgiche. Sommario Capitolo 1. L'Ultima cena. Capitolo 2. I testi dell'Ultima cena. Capitolo 3. L'antica dottrina sui sacramenti I: Il quadro storico delle omelie mistagogiche: Gerusalemme. Capitolo 4. L'antica dottrina sui sacramenti II: La tipologia. Capitolo 5. Per una breve storia della preghiera eucaristica I: Alcuni testi più arcaici. Capitolo 6. Per una breve storia della preghiera eucaristica II: Le grandi anafore. Capitolo 7. Per una breve storia della preghiera eucaristica III: Altri grandi testi. Capitolo 8. Sul Canone della messa citato nel De Sacramentis di Ambrogio. Capitolo 9. In cauda venenum: non solo l'anafora ma anche la frazione del pane. Uno studio sulla struttura dell'anafora gallicana e ispanica. Bibliografia scelta. Indice dei nomi. | |
Scheda creata Lunedi' 28 luglio 2014 | |
La collana Studi e ricerche di liturgia | |
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