Descrizione | |
Nel permanere della crisi economica occidentale c'é qualcosa di profondo, qualcosa è scaduto, certi schemi interpretativi non funzionano più.
Il capitalismo di oggi non ha niente in comune con il passato, la spiegazione che è il capitale necessario alla crescita economica è solo una ripetizione superficiale. La tesi di Barassi è che il luogo del capitalismo è la coscienza, ed è nella coscienza che allestiamo la nostra rappresentazione del mondo. Nascondiamo la crisi d'identità dietro la crisi economica, ce la prendiamo con il capitalismo finanziario ma non basta Si capiscono meglio i nodi della crisi economica schiacciata dal desiderio dell'"io voglio", una attitudine di uomini e donne verso la vita e verso gli altri, una incitazione a pretendere il massimo mascherandolo come libertà; un mito del nostro tempo che si insinua nella coscienza e la distorge, si diffonde e diventa patologia collettiva. Il capitalismo della mente non è altro che un modo di pensare l'esistenza che, oggi, è all'apice della diffusione | |
Scheda creata Giovedi' 4 settembre 2014 | |
La collana Credere e pensare | |
Filosofi e teologi tra Oriente e Occidente |
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