Descrizione | |
Il Commento al Cantico dei Cantici di Origene, pervenutoci solo in parte e nella traduzione latina di Rufino, è non soltanto uno dei capolavori letterari e teologici della mistica cristiana antica, ma anzi uno degli scritti fondativi della teologia mistica e della spiritualità cristiana di tutti i tempi. Quel dramma d'amore che lo sposo e la sposa si cantano l'un l'altro e di cui il Cantico è il più alto racconto che la tradizione giudeo-cristiana mai abbia avuto si rivela essere la cerimonia i n cui si celebrano le nozze mistiche del divino Figlio e della Chiesa tutta, o dell'anima. Il Cantico risulta essere, nell'analisi di Origene, un monumentale, architettonico affresco della vita dell'anima, anzi spettacolo tragico in cui si susseguono le alterne vicende dell'anima: la sua eterna origine in Dio, la sua caduta, il desiderio del Figlio e il suo finale ritorno a lui. Primo volume della collana "Theánthropos. Testi e studi sul cristianesimo antico", che accoglie i testi fondamentali della spiritualità cristiana dei primi secoli e i più recenti, significativi studi critici su di essa. | |
Scheda creata Mercoledi' 29 ottobre 2014 | |
La collana Theantrhopos | |
Testi e studi sul cristianesimo antico Direttore, Carmelo Mezzasalma Comitato scientifico:Caruso Giuseppe, Giuseppe Laiti, Vito Limone, Cristina Simonelli |
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