Descrizione | |
Gli ingredienti, ci sono tutti: la violenza, con a tratti sprazzi d’orrore, la pazzia, la miseria morale diffusa, l’ambientazione della trama in un paesaggio idilliaco. L’autrice del romanzo “Il segreto degli angeli” Camilla Läckberg si conferma, per lo per lo stile di scrittura, in quel filone letterario del giallo nordico svedese apprezzato in tutto il mondo. Di suo l’autrice porta a contrasto di quest’umanità che si è preclusa il senso della vita, la storia familiare di Erica Falk scrittrice e detective
per passione, di suo marito PatricK Hedstrom capo della polizia locale di Fjällbacka, e della sorella di Erika, Anna. L’incipit del romanzo non da particolari prospettive, ma nella stessa prima pagina leggiamo: “ Ogni volta che si stendevano nel letto matrimoniale dandosi le spalle, atterriti all’idea che un contatto involontario scatenasse qualcosa che non erano in grado di governare. Era come se il dolore li colmasse al punto di escludere ogni altra emozione. Niente amore, niente calore, niente empat ia.” A contrasto le ultime tre righe a pagina 476. “ Patrick la scrutò. Allungò una mano e le fece una carezza sulla guancia. Erika lo guardò negli occhi. Come per un tacito accordo, non avevano neanche sfiorato con le parole il fatto che lui era stato nuovo sul punto di perderla. Era lì, e si amavano. Era l’unica cosa che contava.” La storia. Decisa a cominciare una nuova vita, dopo la morte tragica del figlio, Ebba fa ritorno a Valö, la splendida isola della sua infanzia. Vuole restaurare la casa dove molti anni prima tutta la sua famiglia scomparve nel nulla, lasciando dietro di sé solo una tavola apparecchiata a festa e lei bambina di un anno. Nessuno le rivide più quelle persone; nessuno fu mai in grado di stabilire cosa fosse realmente accaduto.. Ma per Ebba a Valö non ci sarà pace. Qualcuno vuole allontanarla, vuole proteggere segreto dell'isola: un incendio nella notte, minacce che si fanno sempre più incalzanti, la sua vita è in pericolo. Ad indagare sul caso arriva il d etective Patrick Hedstrom, ma anche sua moglie Erica che da sempre è affascinata dal mistero dell'abbandono di Ebba, e cerca di scriverne la storia. Hanno un debole indizio: vecchie tracce di sangue che i lavori di restauro hanno portato alla luce. Una sorta di filo rosso si snoda a ritroso, davanti a loro. Un filo rosso che conduce a un passato lontano quando, all'inizio del secolo scorso, la fabbricante di angeli terrorizzò la città di Fjällbacka, e s’intreccia con l’epoca della scomparsa della famiglia di Ebba, fino a congiungersi, passando dalla seconda guerra mondiale con il suo destino. In questa storia troviamo Dogmar di otto anni, la figlia di una donna accusata di infanticidio: i cinque bambini che aveva in affido, i bambini che nessuno voleva, la fabbricante di angeli. Passano gli anni quando Dagmar si offre a Goring, il gerarca tedesco in visita sul suolo svedese: Pagina 96. “Dogmar rispose smaniosa ai suoi baci. Non aveva provato mai niente del genere e le sembrava che quell’ uomo fosse inviato da qualche potere divino per congiungersi con lei e renderla un’entità completa.“ Ma non sarà così. Goring la prende e l’abbandona. Lei pazza di lui lo rincorre per anni fino a trovarlo nel 1925 in un ospedale psichiatrico. Non la riconosce, la scambia per un’infermiera: “Dammi la mia medicina, maledetta troia. Lo pretendo! Non sai chi sono io? Hermann Goring ed esigo che mi sia data la mia medicina” (pagina 217). Continuerà a cercarlo fino a impazzire alcolizzata. In questo andirivieni tra presente e passato la trama del romanzo si colora con pezzo di storia molto umana, molto rischiosa di Anna sorella di Erika, leggiamo a pagina 461 “Anna era ancora scossa dai brividi e, leggendole nel pensiero Erika andò al piano di sopra a prenderle i vestiti, senza fare commenti sul fatto che si trovassero in camera da letto, ma Anna sapeva che avrebbe avuto parecchio da spiegare, non solo a lei, ma anche…” Per finire. Un romanzo complesso, tre periodi storici, storie credibili , condite da qualche passaggio sulla politica e sull’immigrazione e un soffermarsi, non improprio, sul mondo degli adolescenti allevati per diventare bulli, arroganti, oppressori. Un romanzo che ti non ti fa dormire, che vuoi finire. Noè Zanette Quaderni Bellunesi | |
Scheda creata Sabato 20 giugno 2015 | |
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Consigliato dal libraio |
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La collana Marsilio giallo Svezia | |
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