Descrizione | |
Un percorso in tre tappe: riflessioni pratiche per la meditazione personale, per riscoprire la propria fede, avendo come guida spirituale l’Apostolo delle Genti. “Un itinerario ispirato alle lettere dell’Apostolo che possa aiutare a diventare cristiani semplici, freschi, allo stato nascente, senza tante appartenenze complicate e complicanti se non quella all’unica Chiesa cattolica; cristiani pronti a tutto per il Vangelo (cfr. 1Cor 9,23)”. È descritto in queste essenziali parole il contenut o del libro che Giuseppe Forlai offre a quanti decidono di scegliere Paolo come guida spirituale, lasciando che l’Apostolo idealmente li prenda per mano e li conduca alla meta: decidersi per Cristo. Il sentiero, solo in apparenza poco noto o impraticabile, si snoda attraverso tre progressive tappe: conoscersi in Cristo, dimenticarsi per Cristo, compromettersi con Cristo. L’Autore, con sistematica chiarezza – frutto anche della frequentazione assidua della parola di Paolo e della propria appartenenza alla Famiglia Paolina, che dall’Apostolo mutua spiritualità e stile missionario –, illumina sul contenuto e sullo scopo di ogni tappa, proponendo al termine di ciascuna riflessioni pratiche per la meditazione personale. Chi si inoltra in questo itinerario scoprirà che il discepolato, a cui Paolo educa da vero leader trasformazionale, altro non è che l’espressione più alta e concreta del battesimo, quella porta della fede attraverso cui la vita eterna di Dio entra in noi, creature rese nuove dall’Amor e gratuito e misericordioso. È questa la Buona Notizia che ci fa decidere per Cristo e il suo Vangelo. Scrive l’autore: “Questo libro, lo devo ammettere, parla anche un po’ di me, di come ho capito Paolo e di come egli si sia interessato a me “essendogli diventato caro” (cfr. 1Ts 2,8) (...). I Padri del deserto dicevano che per essere veri monaci bisogna trovarsi un maestro. Kollêthêtitini: Incollati a qualcuno!, dicevano... perché la santità non si impara sui libri, ma in una relazione viva. E anche se Paolo è morto duemila anni fa, ho sperimentato e sperimento ogni giorno che in Cristo ha ancora gli occhi aperti (...). Ma il grande missionario del primo secolo è credibile come padre spirituale? Non è forse questa una immagine inconsueta? Certamente nella Chiesa cattolica il Paolo maestro spirituale non ha avuto tanto seguito come nel cristianesimo orientale, anche se la sua riflessione sull’azione dello Spirito Santo non ha pari in nessun altro luogo del Nuovo Testamento . Al di là delle discussioni, sono convinto che l’Apostolo possa essere considerato tale per i suoi drammi interiori, profondi e mai banali, e per la sua inattaccabile fiducia nel Dio che perdona e che è contento di noi quando andiamo davanti a lui a mani vuote, senza pretese di giustizia. Che poi oggigiorno sia non solo possibile ma anche opportuno ridestare Paolo, come scriveva il beato Giacomo Alberione, non sarà difficile dimostrarlo... “. | |
Scheda creata Lunedi' 23 novembre 2015 | |
La collana Saggistica Paoline | |
Saggi di cultura religiosa in senso ampio, che affrontano le diverse tematiche della fede, della spiritualità, della Bibbia, della teologia, del dialogo interreligioso in maniera divulgativa, senza però rinunciare al necessario rigore scientifico. |
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