Descrizione | |
Per la prima volta in edizione italiana, gli atti della Conferenza che vide contrapporsi Chiesa cattolica d’Africa e Chiesa donatista: una rara occasione per osservare gli eventi storici “direttamente” e, soprattutto, il grande Agostino d’Ippona “all’opera”. Vengono pubblicati, per la prima volta in edizione italiana (con testo originale a fronte), gli atti di uno degli eventi più interessanti e complessi della cristianità antica: la Conferenza in cui si confrontarono, per tre giorni, Chies a cattolica d’Africa e Chiesa donatista. L’assise era stata promossa dall’imperatorio Onorio per sanare il secolare scisma africano. Gli interventi e le discussioni dei quasi 600 vescovi giunti a Cartagine furono meticolosamente verbalizzati dalla burocrazia statale, giungendo a noi quasi per intero. Gli atti rappresentano una rara occasione, per il lettore e lo studioso contemporaneo, per osservare gli eventi storici “direttamente”, senza la mediazione di chi racconta, ricorda, interpreta, spiega o giudica il passato. In essi, si assiste alla verbalizzazione puntuale di un confronto serrato e denso tra due Chiese che rivendicavano la pienezza della loro dignità storica e teologica, sfidandosi sui più svariati registri: da quello biblico/ermeneutico a quello teologico – ed ecclesiologico in particolar modo –; da quello storico a quello giuridico e processuale. A rendere il tutto ancora più prezioso e “unico” è l’intervento diretto di Agostino d’Ippona: affermato vescovo cattolico, egli prenderà parte al dibattimento guadagnandosi immediatamente un ruolo di primo piano che, senza alcun dubbio, può essere definito decisivo per le sorti dell’intera conferenza. Mentre vi sono molte possibilità per leggere il pensiero che Agostino decise di affidare alle proprie opere, in quest’unico caso sarà possibile osservare il Santo di Ippona “all’opera”, conoscendo direttamente il suo modo di interagire con i propri interlocutori, osservando quale fosse il suo modo di dibattere e d i parlare, valutando quali tecniche retoriche e intellettuali impiegasse per far valere le proprie ragioni e su quali registri impostasse il proprio argomentare. Gli Atti sono molto più del verbale di un processo o di un concilio locale: sono un documento unico, uno spiraglio aperto su un passato che coinvolge in profondità la nostra idea di Chiesa, di peccato e di comunione. Questa edizione offre poi ulteriore fondamentale strumentazione documentaria: accostando agli Atti il Sommario de lla conferenza di Marcello – un “indice” degli Atti – e il Compendio della conferenza con i donatisti, redatto proprio da Agostino come “materiale di propaganda” cattolica, il lettore sarà in grado per un verso di colmare la lacuna degli Atti, potendo conoscere per intero i dibattimenti delle tre giornate, e, per l’altro, potrà misurare la distanza tra i verbali e il resoconto che di quell’assise fece una delle parti in causa. Per chiunque desideri conoscere una pagina importante della storia de l pensiero cattolico e, insieme, voglia capire la distanza che può frapporsi tra il passato e il suo racconto, questa pubblicazione è dunque un’occasione irripetibile. | |
Note sul curatore | |
Alessandro Rossi ha conseguito il dottorato di ricerca presso l’Università degli Studi di Torino con una tesi sul donatismo. Da sempre dedito alla storia delle Chiese africane e dello scisma tra cattolici e donatisti, ha di recente pubblicato una monografia dedicata all’ecclesiologia della “parte di Donato”
: Muscae moriturae donatistae circumvolant: la costruzione di identità “plurali” nel cristianesimo dell’Africa Romana, Milano 2013.
Tra le sue pubblicazioni sul donatismo merita di essere ricordato anche il contributo De genere iusto. Elementi di propaganda costantiniana nella supplica donatista del 313 (Optat. 1,23,2), in Vetera Christianorum (2012). |
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Scheda creata Venerdi' 22 aprile 2016 | |
La collana Letture cristiane 1ºmillennio | |
La collana, grazie alla competenza di specialisti, rende accessibile quanto gli antichi cristiani, per comunicare, approfondire e difendere la propria fede, hanno prodotto e messo in circolazione in ambienti e lingue diverse. In ogni testo un'ampia introduzione ambienta il lettore nel contesto delle problematiche e delle sensibilità entro le quali le opere prendono corpo. Le note di tipo letterario, storico e teologico, accompagnano la lettura, consentendo di famigliarizzarsi con idee e pratiche lontane dal nostro mondo culturale. |
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