Descrizione | |
«Tante persone cercano la fede: hanno nostalgia di quando credevano. Proprio costoro mi piacerebbe introdurre nel messaggio del Credo e delle sue immagini. Quelle immagini sono come finestre che aprono la vista su un altro mondo e offrono uno sguardo completamente nuovo sulla nostra vita personale. Vorrei insomma incoraggiare quelle persone perché tornino a sincerarsi della propria fede e conseguano convintamente una nuova stabilità» (Anselm Grün).
Molti oggi incontrano delle difficoltà con le parole del Credo, della professione di fede cristiana. Da un lato, non riescono a comprendere che cosa vogliano dire in sé e per sé; dall’altro, hanno l’impressione che ciò che sta dietro quelle parole abbia poco a che fare con la loro quotidianità. Anselm Grün ci invita qui a guardare il Credo in modo ancora una volta completamente nuovo. Nella interpretazione che ne dà, quelle affermazioni risultano avere un effetto salutare anche per noi oggi: ci riguardano da vicino e ci indicano le vie da percorrere per realizzare la nostra vita. Sono pilastri della nostra fede. Per rendersene conto, basta soltanto scoprire le immagini che stanno dietro quelle parole antiche e che, dischiudendoci un altro mondo, hanno tutt’ora la forza di diventare benefiche per noi. «Un giorno un giovane mi ha confidato: “A differenza di una volta, non riesco più a credere alla nascita verginale, alla risurrezione, all’ascensione. Sono cose che non mi dicono più niente. Continuo, sì, a credere che esista Qualcosa di più g rande di noialtri esseri umani. Ma non riesco a vedere oltre, tutto qui”. L’incontro con questo genere di persone suscita sempre in me il bisogno di spiegare loro il messaggio cristiano – le parole del Credo che recitiamo la domenica a messa – in modo che ne siano toccate, in maniera che capiscano: è una cosa che mi riguarda da vicino». «Diceva giustamente Rufino di Aquileia, agli inizi del V secolo: “La professione di fede non è un grido di battaglia contro il nemico, bensì la parola d’ordine segreta con cui si riconoscono gli amici buoni”». | |
Scheda creata Martedi' 21 giugno 2016 | |
La collana Queriniana Spiritualità | |
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