Descrizione | |
Studioso acuto e versatile, scrittore incisivo e profondo, Francesco Bacone (1561-1626) raccolse le sue riflessioni filosofiche e politiche in scritti molto vari e di ampio respiro, in cui condenso` un’interpretazione innovativa e personale di alcune tra le questioni piu` dibattute del suo tempo.
Tra i concetti cardine della visione del mondo baconiana troviamo una nuova idea di scienza, che contribui` in modo decisivo al delinearsi della concezione moderna. La scienza, per Bacone, va pensata com e strumento di miglioramento umano e sociale. La restaurazione del potere umano sulla natura, infatti, ha valore solo se attuata in un preciso contesto religioso, politico e morale. Tanto e` vero che, come sottolinea Paolo Rossi nell’Introduzione, ogni forma di liberazione dell’uomo dai vincoli naturali non e` affidata alla tecnica in quanto tale, ne´ all’avanzamento delle arti meccaniche, bensi` a un genere di progresso che deve essere posto al servizio degli ideali di fratellanza e di carita`. Ecco allora che nelle pagine di Bacone emerge la figura di un nuovo sapiente. L’uomo, e in particolare l’uomo di scienza, se vuole essere «ministro e interprete della natura», deve farsi portavoce di valori come la serenita` e la compassione – l’umilta` di fronte al mondo naturale in se´ e di fronte agli altri uomini – valori che sono strettamente legati al progredire della scienza stessa. | |
Scheda creata Giovedi' 7 luglio 2016 | |
La collana Classici del pensiero | |
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