Descrizione | |
Come parlare dell'odio, una passione negata, temuta eppure talvolta vivificante, che abita nel silenzio del risentimento e della vendetta, o ribolle ed esplode nell'ira? Partendo dalla metafora medioevale dell'Albero del male, l'autore si confronta con la questione dell'odio e delle emozioni correlate, quali il risentimento, l'aggressività, la vendicatività. I casi clinici e gli esempi letterari mostrano il duplice volto dell'odio negli individui: un aspetto distruttivo ma anche uno costruttivo, che favorisce la differenziazione. Perché l'odio può nascere dal narcisismo offeso ed essere fine a se stesso ma può anche accompagnare sentimenti di rivolta nei confronti di crudeltà, ingiustizia e prevaricazioni da parte di un potere repressivo. Questo aspetto è particolarmente evidente nell'analisi di due figure dell'universo dei campi di sterminio che ci hanno dato opere di alto valore letterario e morale: Jean Amery, intellettuale che ci ricorda la necessità di indignarsi di fronte al male e Etty Hillesum, giovane donna capace di una straordinaria forma interiore di resistenza all'odio. Quando l'odio diventa fattore di coesione dell'identità di un gruppo si fa ossessione, e spinge implacabilmente a rivendicazioni violente. Diventa il collante dei gruppi dei fondamentalisti e dei fanatici, e così alimenta il pregiudizio, il razzismo e la xenofobia. Si vede allora come sia difficile riportare alla ragione chi sia stato istruito alla 'scuola dell'odio'. Lo si vede nei casi clinici e soprattutto nell'esame dell'odio tra i gruppi e i popoli. Il volume infatti affronta ampiamente, dal punto di vista psicologico e psicoanalitico, il caso sempre attuale del millenario odio contro gli ebrei e dell'antisemitismo, questione che non può essere trascurata dalla psicoanalisi se questa non vuol cedere la sua vocazione a riflettere sulle dinamiche collettive. Con le sue enormi potenzialità, la rete, con i social networks e i videogames diventa come è noto, a volte, il luogo in cui l'odio si virulenta e sfocia in azioni delinquenziali o terroristiche. L'autore riflette senza moralismi su chi vive fantasie di odio nella realtà virtuale, per comprendere ma soprattutto avviare processi di trasformazione. Con intatta fiducia nelle potenzialità dello strumento psicoanalitico. | |
Scheda creata Lunedi' 25 settembre 2017 | |
La collana Psicoanalisi contemporanea | |
Psicoanalisi contemporanea: Sviluppi e prospettive La Collana intende pubblicare contributi sugli orientamenti, i modelli e le ricerche in psicoanalisi clinica e applicata Lo scopo è quello di offrire un ampio panorama del dibattito attuale e di focalizzare progressivamente le molteplici direzioni in cui questo si articola Come punti di intersezione di questa prospettiva vengono proposte opere italiane e straniere suddivise nelle seguenti sezioni: 1 Metodologia, teoria e tecnica psicoanalitica 2 Il lavoro psicoanalitico con i bambini e gli adolescenti 3 Temi di psicoanalisi applicata 4 Studi interdisciplinari 5 Dibattiti psicoanalitici La Collana si rivolge quindi a psicoanalisti, psicologi, psichiatri e a tutti coloro che operano nel campo della psicoterapia e della salute mentale L'ampia prospettiva in cui la Collana è inserita risulta di interesse anche per lo studioso di neuroscienze, linguistica, filosofia e scienze sociali |
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