Descrizione | |
Arte e scienza possono trovare un terreno comune? In questo nuovo libro, il premio Nobel Eric Kandel sostiene che la scienza può plasmare il nostro modo di assaporare le opere d’arte e aiutarci a comprenderne il significato. Il riduzionismo, che mira a riportare i concetti scientifici o estetici complessi a componenti più semplici, è stato usato dagli artisti moderni per distillare il loro mondo soggettivo in colore, forma e luce. In particolare, ha guidato la transizione dall’arte figurativa alle prime manifestazioni dell’arte astratta, di cui si vede il riflesso nelle opere di Monet, Kandinsky e Mondrian. Kandel spiega come nel dopoguerra Pollock, de Kooning e Rothko abbiano utilizzato un approccio riduzionista per arrivare al loro espressionismo astratto e come Warhol e altri, partendo dai risultati della “scuola di New York”, abbiano reimmaginato l’arte figurativa e minimale. Arricchito da esplicativi disegni del cervello e stupendamente illustrato da riproduzioni a colo ri dei capolavori dell’arte moderna, questo libro mette in evidenza i punti di contatto fra scienza e arte e il modo in cui esse si illuminano a vicenda. | |
Biografia dell'autore | |
Eric R. Kandel insegna alla Columbia University di New York e dirige il Kavli Institute for Brain Science presso la stessa Università. Nel 2000 è stato insignito del premio Nobel per la medicina grazie alle sue ricerche sui meccanismi biochimici che portano alla formazione della memoria nelle cellule nervose. Nelle no
stre edizioni ha pubblicato Psichiatria, psicoanalisi e nuova biologia della mente (2007) e L’età dell’inconscio. Arte, mente e cervello dalla grande Vienna ai nostri giorni (2016). |
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Scheda creata Sabato 21 ottobre 2017 | |
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