Descrizione | |
Perché la globalizzazione, oggi, viene rifiutata? Che aspetto avrà un mondo dominato da Stati rivali con obiettivi in conflitto? L'attuazione di politiche nazionaliste si trasformerà in una corsa verso il baratro? Stephen D. King, economista di fama, torna con un libro provocatorio per rispondere a queste e ad altre domande e per capire che cosa significherà la fine della globalizzazione per il benessere, la pace e l'ordine economico globale. La globalizzazione, a lungo considerata la via maestra per il benessere economico, non è inevitabile. La strategia eretta sui principi del libero scambio e, a partire dagli anni Ottanta, del libero mercato dei capitali, sta cominciando a mostrare delle crepe. Nel mondo occidentale la crescita economica resta insoddisfacente e diversi Paesi non sono più disposti a sacrificare gli interessi nazionali alla crescita globale. Né i loro leader sembrano essere capaci, o desiderosi, di convincere i propri cittadini a lavorare a un'agenda per il benessere globale. Riaffiorano narrazioni politiche fatte di "noi" e di "loro" e si assiste allo sgradito ritorno di isolazionismo e protezionismo. Unendo l'analisi storica all'osservazione dell'attualità, fino alla Brexit e alla vittoria di Donald Trump alle elezioni presidenziali americane del 2016, King arriva ad affermare che il rifiuto della globalizzazione e il ritorno all'"autarchia" aumenteranno il rischio di conflitti economici e politici e usa le lezioni della storia per capire come scongiurare gli esiti più infausti. "La globalizzazione non è un destino. Le forze che l'hanno creata - tecnologia, politica, economia, demografia - possono rovesciarla, anzi lo stanno già facendo. E forse, al posto di questa globalizzazione, un giorno ne nascerà un'altra, magari in salsa cinese. Stephen King ci guida attraverso la crisi del paradigma economico e geopolitico corrente con maestria, originalità e brillantezza. Questo libro è già un classico." Lucio Caracciolo, direttore della rivista di studi geopolitici Limes "Stephen D. King riassume il nostro mondo in una frase di un'altra epoca. La pronuncia il presidente Roosevelt nel 1933: 'Dopotutto, nel riaggiustarsi del nostro sistema finanziario c'è un elemento più importante della moneta, più importante dell'oro. È la fiducia delle persone'. King sa che è esattamente questa ad essere venuta meno con la frattura della Grande Recessione: non solo la fiducia degli elettori nei politici o delle persone comuni nelle élite. A mancare forse di più è la certezza che l'economia di mercato e la democrazia liberale, lasciate a se stesse, si alimentino reciprocamente verso un equilibrio positivo. Nel caso del mercato, non è stato così. La lezione di King è che è ancora più urgente - e meno scontata - la difesa della tolleranza e della democrazia." Federico Fubini, Il Corriere della Sera "Un libro che toglie il velo a molte delle illusioni che hanno accompagnato la diffusione della globalizzazione. Stephen King disegna tutti gli elementi per capire il bivio epocale di fronte al quale ci troviamo oggi e i rischi che questo implica per le scelte future. Per quanto straordinarie siano le opportunità che la tecnologia offre, sono solo le istituzioni e i valori che riusciremo a modellare che potranno consentire ai popoli di godere di quei frutti. In alternativa, il pericolo palpabile è precipitare nel caos e nell'impoverimento." Enrico Letta, ex primo ministro "Stephen King ci fa riflettere sui luoghi comuni della globalizzazione. La prospettiva storicopolitica ci fa capire che non si tratta di una tendenza irreversibile e che il nuovo ordine richiede regole e istituzioni sovranazionali adeguate. Una lezione per la politica tradizionale, di destra e di sinistra, che oggi rischia di essere sconfitta dai nuovi populismi." Marco Onado, docente di Economia delle istituzioni finanziarie Università Bocconi, autore de Alla ricerca della banca perduta "La globalizzazione iniziata alla fine del secolo scorso è stata p rima celebrata come segno del progresso umano, poi vituperata come fonte di arricchimento per pochi e di impoverimento per molti, almeno nei paesi avanzati. Stephen King ci guida in un viaggio attraverso aspetti noti e meno noti del fenomeno, con un libro profondo e problematico. Pessimismo e ottimismo preconcetti vengono banditi, a favore di un metodo d'indagine basato sulla ragione." Salvatore Rossi, Direttore generale della Banca d'Italia, Presidente dell'IVASS, coautore di Cosa sa fare l'Itali a. La nostra economia dopo la grande crisi | |
Scheda creata Mercoledi' 6 dicembre 2017 | |
La collana Tracce franco angeli | |
Tracce I nuove passaggi della contemporaneità |
Guarda anche I libri dell'editore Franco Angeli Gli scaffali di Scienze sociali I libri di Sociologia cultura sociale |
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904 e-mail info@campedel.it |