Descrizione | |
La figura di san Francesco evoca la povertà e la penitenza, ma già durante la vita del santo di Assisi emergono, all'interno del movimento francescano, esigenze intellettuali che non sono affatto incompatibili con una profonda spiritualità. La rilassatezza di una parte del clero e la proliferazione delle correnti eretiche impongono, infatti, una predicazione adeguata ai tempi e in grado di tener conto dell’insegnamento e della cultura. Nell'ordine fanno il loro ingresso maestri istruiti, a cominciare da Antonio da Padova, Bonaventura, Pietro di Giovanni Olivi e Nicola di Lyra, figure rappresentative dell’esegesi francescana del XIII secolo, caratterizzata da una spiritualità che va di pari passo con un approccio rigoroso e scientifico al dato biblico. Sommario Prefazione (H. Cousin). 1. Esiste un’esegesi francescana? (G. Dahan). 2. La Bibbia di Francesco e dei suoi frati (M. Durrer). 3. L’insegnamento della Bibbia presso i francescani (S. Delmas). 4. Strumenti di lavoro (G. Dahan). 5. Antonio di Padova e la predicazione (G. Dahan). 6. Un maestro: Bonaventura (G. Dahan). 7. Uno spirituale: Pietro di Giovanni Olivi (G. Dahan). 8. Un ebraista: Nicola di Lyra (G. Dahan). | |
Scheda creata Lunedi' 19 febbraio 2018 | |
La collana Temi Biblici | |
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