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PSEUDO-SENOFONTE
Costituzione degli ateniesi Testo greco a fronte
PSEUDO-SENOFONTE, Costituzione degli ateniesi Testo greco a fronte
Autore:
PSEUDO-SENOFONTE
Titolo:
Costituzione degli ateniesi Testo greco a fronte
Descrizione:
Editore:
FONDAZIONE LORENZO VALLA
Data di edizione:
settembre 2018 1^ edizione
Pagine:
300
Dimensioni cm.:
13,5x13,5
ISBN13:
9788804688839
Codice:
308802
Collana:
Scrittori Greci e Latini 0
Prezzo:
Disponibilità:
* Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte)
€ 33.25
PRODOTTO ESAURITO: non disponibile
Dati aggiornati a settembre 2018
0 - 256 0
Lingua
Italiano
Allegati:
Non disponibile
NON DISPONIBILE

PSEUDO-SENOFONTE, Costituzione degli ateniesi Testo greco a fronte, FONDAZIONE LORENZO VALLA in campedel.it
Descrizione
Costituzione degli ateniesi. Testo greco a fronte
Pseudo Senofonte

«Quanto alla costituzione degli Ateniesi, che essi abbiano scelto questo tipo di costituzione, io non approvo, perché, scegliendo così, hanno scelto che i cattivi stiano meglio dei buoni: per questo non approvo.
Ma poiché hanno deciso così, dimostrerò come in tutto e nel modo dovuto essi conservino la loro costituzione e facciano tutte quelle altre cose che agli altri Greci sembrano sbagliate.»
Sono le parole d i esordio di questa Costituzione degli Ateniesi, giuntaci tra le opere dello storico Senofonte, ma a lui negata con decisione dalla critica filologica sin dall'inizio dell'Ottocento.
Con esse l'autore dichiara la sua posizione politica e il suo intento: è un oligarchico (uno dei «buoni»), che detesta il popolo (i «cattivi») e la forma di governo democratica, ma che con sorprendente paradosso si propone di mostrare come il funzionamento della democrazia ateniese sia efficace nell'assicurarle successo e continuità.

Della grande democrazia periclea quale presentata da Tucidide e amata dai moderni non sono predicati e descritti, in questo pamphlet, gli elevati principi miranti ad assicurare ai cittadini libertà e benessere; al contrario, essa è vista come una sorta di egoistica e animosa rivalsa dei poveri sui ricchi: resa possibile solo dal fatto che il popolo ateniese ha acquisito potere per mezzo della flotta, la quale ha assicurato ad Atene la supremazia tra tutte le città della Grecia.
E in fatti il popolo, dice il nostro testo, «che fa andare le navi e conferisce la potenza alla città».

La Costituzione degli Ateniesi dello Pseudo-Senofonte, così diversa dall'omonima opera aristotelica, non ha paralleli nella produzione greca di carattere politico. E uno scritto animato da forti passioni, espresse con il linguaggio in uso nella pubblicistica ateniese del V e del IV secolo.
Ma quali ne erano i concreti destinatari e quali le reali finalità?
Un invito all'eversione?
Un ammonimento ai compagni di consorteria più inflessibili perché accettino una situazione in cui l'avversario è più forte?
Oppure, e proprio per il fatto che l'autore assume con disinvoltura il presunto o inconfessato punto di vista dei suoi dichiarati avversari, l'opuscolo è un esempio del discorso teorico di IV secolo sulle costituzioni?
Sono alcuni tra gli enigmi di quest'opera affascinante sulla quale gli studiosi continuano a interrogarsi.
Con un saggio di Luciano Canfora.
Scheda creata Martedi' 25 settembre 2018
La collana Scrittori Greci e Latini

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