Descrizione | |
L’invenzione della casa. Storia di una trappola Di Maurizio Corrado Pubblicato da Primiceri La casa, trecentomila anni senza averne bisogno, poi abbiamo cominciato a coltivare e abbiamo inventato confini, proprietà, capitale e ai larghi orizzonti aperti abbiamo preferito piccoli spazi chiusi. Perché? E sarà per sempre? Gli oltre quarant’anni del costruire ecologico hanno rivelato che il problema della casa è la casa. Abbiamo un corpo fatto per stare in movimento, il nostro cervello si è sviluppato sulle strategie dei grandi spazi, ora l’abitudine alla rete mette in evidenza la contraddizione di fondo della nostra società, nata sul possesso della terra. È necessario trovare nuove soluzioni per l’abitare e per le città, ma fino a quando continuiamo a cercare la soluzione all’interno del sistema che ha generato il problema, possiamo solo fallire. La prospettiva in cui si muove il testo è quella della Storia Profonda, non solo gli ultimi cinquemila anni, ma i trecentomila della nostra esistenza di Homo Sapiens, il tema dell’abitare è affrontato dalle radici della nostra specie, ampliando lo spazio di lavoro e sviluppando tesi che mettono in discussione la natura stessa dell’abitare, dell’ambiente costruito e della sostenibilità. In questa prospettiva, la civiltà dell’agri-cultura è un lungo Medioevo da superare, il prodotto di una fase storica iniziata dodicimila anni fa. Fino ad allora è esistita un’altra cultura, un altro modo di essere e di abitare la terra i n cui abbiamo passato la maggior parte del nostro tempo, fisico e mente si sono modellati per quel tipo di vita e sono tutt’ora gli stessi. Noi siamo chi eravamo, fatti per stare fuori e in movimento. L’ipotesi di lavoro è che questo può essere un buon modello per leggere il presente e il possibile futuro. Il problema della casa viene così affrontato da quando ancora non esisteva per arrivare a esplorare soluzioni inedite. Si esce dal modello sedentario per iniziare a camminare in una cultura mobile altra con uno scarto che permette una visione più chiara del contemporaneo e fa intravedere possibili vie di azione, impossibili da identificare se continuiamo a dibatterci all’interno del modello dominante. | |
Scheda creata Lunedi' 12 novembre 2018 | |
La collana Pesaggistica | |
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