Descrizione | |
Manet. Un'arte mai neutrale. di Fred Licht Editore: Jaca Book Collana: Illustrati. Arte mondo Traduttore: Gatti M. Data di Pubblicazione: ottobre 2021 Questo volume è l'opera che dà a Manet il suo posto nella storia dell'arte, un grandissimo artista che ha subito l'ostilità di pubblico e critici (non degli artisti, che lo consideravano il maestro) e che resta ancora scomodo perché l'oggi è figlio di quel mondo che Manet mise a nudo. Noto per il capitale lavoro su Goya, l'artista rivoluzionario a cavallo tra '700 e '800, Licht prosegue con Manet, nato poco dopo la morte di Goya (1833-1883), l'artista più complesso di tutto l'Ottocento. Ma per Licht «forse il più grande tra gli artisti del XIX secolo che hanno raggiunto potenza e profondità espressiva sempre maggiori attraverso il loro instancabile sforzo di cogliere l'autentico significato della vita contemporanea, mettendo infatti del presente in aperto conflitto con gli ideali del passato». Manet è un borghese ma no n è un "impressionista", pur avendo aiutato e difeso il movimento di cui però non poteva condividere la fiduciosa serenità e neutralità morale che ha fatto, e fa ancora, dell'impressionismo lo stile ideale di una borghesia che cerca di evitare con tutti i mezzi ogni cosa che le ricordi le contraddizioni, le trappole e le tragedie dell'esistenza moderna. Manet non cercava lo scandalo ma svelava la realtà della sua classe; così Colazione sull'erba, Olimpia e non solo furono opere che destarono scalpore. L'autore Fred Licht (1928-2019) è stato un insigne storico dell’arte, esperto riconosciuto di Francisco de Goya, conservatore museale e docente in atenei statunitensi, da Princeton all’Università della Florida e di Boston. La sua famiglia, fuggita dalla Germania poco prima della «Notte dei cristalli» che segnò l’erompere dell’ideologia nazista, vagò fra Olanda, Francia e Svizzera prima di trasferirsi negli Stati Uniti. Ottenne la nazionalità statunitense nel 1946 e nel 1953 divenne docente di Storia dell’arte a Princeton, ma soggiornò a lungo anche in Italia, a Venezia in particolare, dove entrò in contatto con la celebre collezionista Peggy Guggenheim. In prima linea con la moglie nel 1966 per salvare il patrimonio artistico di Firenze dalla tragica esondazione dell’Arno, rientrò negli Stati Uniti agli inizi degli anni Settanta a causa del clima politico funestato dai primi attentati brigatisti. Ha lasciato un segno profondo nella storia dell’arte con una ricca produzione di studi e pubblicazioni. Libreria Campedèl Belluno | |
Scheda creata Giovedi' 2 settembre 2021 | |
La collana Illustrati | |
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