Raramente l'ontologia - l'inventario di ciò che ultimamente vi è - aveva conosciuto nella comunità filosofica mondiale, sia di impronta analitica che continentale, una fase di fecondo e dinamico sviluppo come quella che sta attualmente attraversando. L'ambiente filosofico italiano è stato finora appena sfiorato da questo fermento di studi ontologici. Nei confronti dei temi generali della metafisica e dell'ontologia non si è ancora del tutto dissipato un anacronistico, sempre meno convinto e non ben motivato scetticismo. Certi filosofi del linguaggio continuano a vedere l'ontologia come un luogo dove problemi squisitamente linguistici ricevono cattive formulazioni e soluzioni anche peggiori. Certi filosofi della scienza insistono nel considerarla come un luogo dove il senso comune riceve un'immeritata, pre-galileiana considerazione. Ma i tempi sono ormai mutati e sembrano maturi per coinvolgere la comunità filosofica italiana (particolarmente quella parte di essa che si riconosce nell'ideale analitico) in una riflessione sui legami fra teoria ontologica e teoria del significato, nella convinzione che le relazioni fra i due ordini di discorso siano quanto mai strette e "interne" a entrambi. Claudia Bianchi , dottore di ricerca, si è specializzata presso il Dipartimento di Sciences de l'Homme et de la Société dell'Ecole Polytechnique a Parigi e presso i Dipartimenti di Filosofia dell'Università di Ginevra, del Piemonte orientale e di Padova. Ô attualmente ricercatrice a contratto presso l'Università di Genova. I suoi interessi vertono su questioni teoriche nell'ambito della filosofia del linguaggio, della pragmatica e della filosofia della scienza. Ô co-curatrice di Filosofia (Milano, 1996); ha pubblicato vari saggi in italiano, inglese e francese, e il volume La dipendenza contestuale. Per una teoria pragmatica del significato (Napoli, 2001). Andrea Bottani ha insegnato e svolto attività di ricerca presso le università di Genova, Urbino, Fribourg e Neuchƒtel. Ô attualmente professore associato presso l'Università di Bergamo, dove insegna Filosofia del linguaggio. Si interessa di filosofia della scienza, filosofia del linguaggio e metafisica. Tra i volumi di cui è autore, si segnalano Verità e coerenza (Milano, 1989) e Il riferimento imperscrutabile. Olismo, ontologia e teoria del significato (Milano, 1995). Tra i volumi che ha curato, l'ultimo è Individuals, Essence and Identity. Themes of Analytic Metaphysics , con M. Carrara e P. Giaretta (Dordrecht, 2002). Indice. Claudia Bianchi, Andrea Bottani, Introduzione: metafisica, ontologia e significato Enrico Berti, Ontologia o metafisica? Un punto di vista aristotelico Andrea Bonomi, Tempi, eventi e condizioni di verità Massimiliano Carrara, Elisabetta Sacchi, Cardinalità ed identità. Geach sull'argomento della relatività di Frege Pascal Engel, Olismo minimale del significato Daniela Ferrari, Pierdaniele Giaretta, Tornare ad esistere (o diventare un'altra tazzina) Maurizio Ferraris, Problemi di ontologia applicata: la proprietà delle idee Christopher Hughes, Gli eventi e i loro criteri d'identità Paolo Leonardi, Oggetti di riferimento Ernesto Napoli, Significato e ontologia Elisa Paganini, C'è identità indeterminata nel mondo? R. Mark Sainsbury, Graziosi topi rosa: allucinazione e contenuto percettivo Marco Santambrogio, A che cosa servono i sensi di Frege? Gabriele Usberti, Definire la sinonimia Achille C. Varzi, Riferimento, predicazione, e cambiamento Nicla Vassallo, Sulla natura della conoscenza e le sue relazioni con la nozione di significato Alberto Voltolini, Può la semantica essere indipendente dall'ontologia? Il caso dei nomi propri | |
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Data ultimo aggiornamento: Venerdi' 21 novembre 2003 * Offerta valida 30 giorni (fino ad esaurimento scorte) |