La chiesa
a quarant’anni dal concilio Vaticano II “La recezione di un concilio è un tempo di scelte e decisioni, un tempo incerto dove nulla è già giocato: l’abbandono di un modo di pensare e di vivere richiede una vera conversione”. Il postconcilio si caratterizza non solo come un periodo di crisi e di tensioni, ma anche come un tempo incerto e di apprendistato, di tirocinio. Dopo il Vaticano II, la chiesa cattolica è innegabilmente entrata in un nuovo periodo della sua storia. Questo passaggio non avviene senza problemi e dolori. Uscire dall’epoca di cristianità, chiudere l’esperienza della controriforma e diventare una chiesa a dimensione mondiale (il che significa coniugare insieme cattolicità e unità) rappresentano una sfida di grande portata. | |
L'autore | |
Gilles Routhier (1953), professore di ecclesiologia e di teologia pratica all’Università Laval (Québec) e all’Institut catholique di Parigi, ha indirizzato la propria ricerca soprattutto sul Vaticano II e la sua recezione. | |
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Data ultimo aggiornamento: Mercoledi' 28 novembre 2012 |