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Il concetto di s ha una storia remota e complessa all'interno della storia del pensiero. Nato nell'antichit greca, si poi variamente connesso al problema ancor pi remoto dell'anima, della sua natura e sostanza, per evolvere successivamente, nel contesto della civilt cristiana, come questione della persona (anima incarnata, resurrezione della carne) e divenire infine, nel pieno dell'et moderna e contemporanea, uno dei problemi centrali della riflessione filosofica: quello della soggettivit e
dell'identit personale.
In epoca pi recente, il s si riproposto sulla scena della riflessione in quella serie di campi spesso antagonisti alla filosofia costituiti dalle scienze umane. Ma non sempre i risultati di tali approcci alla questione dell'individuo sono stati chiari.
Era dunque necessaria una sistemazione organica e coerente delle molteplici elaborazioni prodotte intorno a questo concetto dai vari ambiti della riflessione sociologica, psicologica, culturale oltre che ovviamente filosofica.
quanto fa nel suo libro Anthony Elliott, fornendoci un'efficace introduzione alle discussioni intorno a questo tema fondamentale della contemporaneit.
Oltre che ricostruire le principali teorie affermatesi nel corso del XX e agli inizi del XXI secolo da Goffman a
Giddens, da Freud a Reich, a Kohut, da Marcuse a Lasch, da Foucault a Bauman, la ricognizione di Elliott sempre attenta a delineare i contesti della cultura e delle problematiche politiche con cui gli individui
hanno inevitabilmente a che fare nel momento in cui tentano di definire se stessi e le proprie instabili, multiple identit.
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