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Dall'inizio degli anni Cinquanta fino alla morte, avvenuta nel 1990, Bell ha dedicato gran parte dei suoi studi – oggi considerati fra i più decisivi del secolo scorso – ai fondamenti della meccanica quantistica.
Nel 1987 la quasi totalità dei suoi lavori di contenuto fondazionale è stata raccolta in questo libro, divenuto ormai una pietra miliare nel campo.
Bell ha infatti riaperto il problema che soggiace a tutti gli altri: quale realtà possiamo attribuire ai mattoni microscopici che costitui
scono la materia?
Un problema che si pose per la prima volta con urgenza nei primi due decenni del Novecento, allorché i fisici furono costretti dai fatti sperimentali a constatare che alla materia microscopica non si poteva attribuire uno specifico «dove» e che la logica a essa applicabile cozzava violentemente con il senso comune.
A questo stato di cose reagì Einstein, che insieme a Podolsky e Rosen tradusse lo strano comportamento previsto per le particelle microscopiche in un app
arente paradosso insito nella teoria: il paradosso detto EPR dalle iniziali dei loro nomi.
Trent'anni dopo Bell rianalizzò tutta la situazione EPR, e sintetizzò nell'ormai famosa «disuguaglianza di Bell» un criterio in grado – in linea di principio – di dirimere sperimentalmente il paradosso.
Alain Aspect, prima di altri, portò avanti l'esperimento, avvalorando una novità sconvolgente: particelle opportunamente preparate si comportano come se fossero una cosa sola anche quando sono s
eparate da distanze arbitrariamente grandi.
Grazie a questa eccezionale raccolta di scritti, il lettore scoprirà, con crescente stupore, il significato di località, entanglement, elementi di realtà, variabili nascoste e altre cose che hanno modificato, in maniera drastica e problematica, l'immagine che abbiamo del mondo materiale.
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