Il pensiero etico-religioso di Max Scheler (1874-1928) sembra avere sullo sfondo – inattesi – gli stessi dilemmi dell’attuale dibattito filosofico e culturale: posta la storicitą e la contingenza della conoscenza umana, come non acquietarsi in un relativismo dove nulla vale di pił, o č pił vero di altro? Come aspirare a un’istanza assoluta, e conciliare quest’ultima con l’evidente diversitą di credenze? Antinomie che trovano nell’opera di Scheler una chiave di lettura, oggetto di questa ricerca: la categoria di “universalismo”. Un paradigma che va costruendosi in dialogo critico con Kant – prendendo sul serio l’idea di un ordine morale universalmente valido, ma integrandola con il carattere contingente delle singole prospettive e della veritą individuale. Un universalismo che investe l’etica, prendendo il nome di principio solidarietą, la religione, come esperienza universale, e la ragione, lą dove veritą individuale si inserisce in un’immagine plurale della ragione umana. Di qui le tre parti del libr o: la prima (Un’etica per la persona) attesta lo sforzo di Scheler di tener conto dei molti sistemi di valore, come costellazioni di un “universalismo solidaristico”. La seconda (La religione tra assoluto e universalitą) č dedicata alla sua filosofia della religione: la veritą di un Dio personale che ama ogni singolo si rende accessibile a tutti per un “universalismo religioso”. La terza (Al di lą dell’etnocentrismo) ha per oggetto una critica dell’idea kantiana di ragione: l’a priori va ripensato a par tire dalle strutture mentali, diverse e relative, ma orizzonte comune dell’umanitą. Una fenomenologia del soggetto etico che rovescia il ritratto pił comune del pensatore: da filosofo etichettato come cattolico e conservatore, Scheler appare qui nel suo volto pił problematico, dove proprio l’universale rende possibile parlare del particolare. COMMENTO: Nel pensiero storico-religioso di Max Scheler (1874-1928) il paradigma di "universalismo" costituisce un'importante chiave di lettura, che in veste l'etica, la religione e la ragione: in questa prospettiva viene rovesciato il ritratto comune di Scheler, come filosofo cattolico e conservatore, rivelandone il volto pił problematico. ). | |
L'autore EDOARDO SIMONOTTI ha conseguito il dottorato di ricerca in filosofia presso l’Universitą di Genova. Tra i suoi precedenti lavori: La svolta antropologica. Scheler interprete di Nietzsche, Pisa 2006; Max Schelers Philosophie interkulturell gelesen (Interkulturelle Bibliothek Bd. 129), Nordhausen 20 08. Per la Morcelliana ha tradotto e curato: M. Scheler, Ordo amoris (2008) e Amore e conoscenza (2009 | |
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Data ultimo aggiornamento: Giovedi' 3 novembre 2011 |