Il mondo della festa e del folklore italiano ed europeo, analizzato con gli strumenti della storia e dell'antropologia e della storia delle religioni, rivela una lunga e ricca serie di riferimenti a una liturgia annuale in cui si mescolano
festivitą cristiane ed ereditą arcaiche di culti di radice celtica, classica e germanica.
Razionalismo, utilitarismo, progressismo convergono nello sparare a zero sulle feste tradizionali: alcuni le vorrebbero derubricate a occasioni per di pił intense forme di shopping , altri cancellate nel malinconico e indistinto crepuscolo del "tempo libero", altri invece sopravviventi ma spogliate di ogni sacralitą e ridotte a ricorrenza laica. L'Autore riassume le ragioni per le quali le feste tradizionali sono degne di essere conosciute, comprese tramandate. I, L'ora e il sempre. II, Rito e gioco nella festa. III, L'acculturazione del tempo. IV, Il Circo e il Santuario. V, La festa combattuta. VI, Calendario e calendari. VII, Il Cristo-Sole. VIII, La luna dell'Equinozio. IX, Ex Eva Ave. X, Le feste nella cittą. XI, Le stagioni e il lavoro. XII, I vecchi dči, la povera gente. XIII, Il principio, la fine e poi ancora il principio. XIV, Fate festa ogni tanto. Appendice I, Calendario romano antico., II, Calendario romano generale., Bibliografia. | |
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Data ultimo aggiornamento: Sabato 10 dicembre 2011 |