Apparso nel 1866, Delitto e castigo fu l'opera che diede a Dostoevskij la fama e rimane forse ancora oggi il suo romanzo più celebre. Intessuto di una grande complessità di temi, riflette i principali motivi che agitarono la Russia di metà Ottocento e l'animo dell'autore: dagli ideali protosocialisti a un superomismo quasi nietzschiano, fino al misticismo messianico tipicamente slavo.
Il racconto ruota intorno alla vicenda del giovane Raskòl'nikov che, spinto dalla miseria ma soprattutto da considerazioni t eoriche, uccide un'anziana usuraia condannandosi così al rimorso e alla nevrosi, trovando infine pace nell'espiazione e nell'amore per una creatura pura. Un romanzo della perdizione, ma di una perdizione che, proprio nel suo momento più fondo, trova una luce che la redime. E in ognuno dei tantissimi personaggi, tratteggiati con impareggiabile maestria psicologica, rivive una scintilla di bontà soffocata dall'orrore, eppure ancora viva e palpitante di speranza. | |
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Data ultimo aggiornamento: Giovedi' 19 gennaio 2012 |