Carl Schmitt e Hans Blumenberg erano due opposti speculari: il primo era un critico acuto e radicale della modernitą, il secondo ne teorizzava la sua piena legittimitą e autonomia. Estraneo a ogni nostalgia tradizionalista Schmitt, alieno da ogni ingenua retorica progressista Blumenberg. Furono avversari scientifici: le rispettive concezioni sul fondamento e la giustificazione delle pretese conoscitive dell'epoca moderna erano radicalmente differenti. Eppure, furono avversari necessari l'uno all'altro: come due interlocutori che sanno ritrovare nel confronto la propria 'vera' questione. In queste pagine sono raccolti la corrispondenza che si scambiarono tra il 1971 e il 1978 e testi – alcuni dei quali inediti – tratti dai loro lasciti, significativi sia per ricostruire la loro riflessione sulla modernitą, sia per approfondire la loro biografia intellettuale. | |
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Data ultimo aggiornamento: Venerdi' 27 gennaio 2012 |