La tensione tra fede nell’incarnazione e svalutazione del corpo rispetto all’anima attraversa l’intera storia del cristianesimo. Ai giorni nostri la questione assume però nuove valenze: la pelle nuda di corpi eroticamente stilizzati è pressoché onnipresente. La presente raccolta di saggi cerca di riflettere da una prospettiva risolutamente teologica su questi sviluppi culturali. Oggi non si ha quasi più paura di mettere il proprio corpo in bella mostra, di esporlo agli sguardi altrui, di ottimizzarlo chirurgicamente. Erotismo e corporeità svolgono attualmente un grande ruolo nel cinema e nella letteratura. La teologia cristiana pensa che non sia cosa degna di lei occuparsi di questi fenomeni e confrontarsi con essi? Proprio la fede nell’incarnazione non offre prospettive sorprendenti a proposito del nuovo culto del corpo e non indica dove bisogna opporsi a esso? Oppure oggi i cristiani non prendono più sul serio il fatto che Dio si è incarnato e quel che ciò significa? I vari contributi affrontano queste questioni attuali e delineano prospettive per un discorso cristiano adeguato a proposito dell’eros e della corporeità. | |
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Data ultimo aggiornamento: Mercoledi' 1 febbraio 2012 |