L'Eros può essere concepito anche come una forza di separazione oltre e non solo come una forza di unione? E se sì, in quante e quali forme si possono declinare gli aspetti unitivi e separativi del dio greco dell'amore?
In questo volume si ipotizza che Eros sia in fin dei conti un dio quadrifronte, più che bifronte, perché appare come l'artefice di quattro funzioni fondamentali e fondanti: funzione separativo-espulsiva, funzione di relazione con l'oggetto, funzione differenziativa e funzione integrativa.
Alla luce di questa ipotesi vengono rivisitati alcuni postulati freudiani e psicoanalitici fondamentali, come per esempio il rapporto tra pulsioni di vita e pulsioni di morte , ossia il rapporto Eros-Thanatos , e il rapporto tra narcisismo di vita e narcisismo di morte . La cornice di riferimento dei due volti di Eros sembra poter proporre una naturale continuità tra la teoria freudiana delle pulsioni e la teoria delle relazioni oggettuali . Tale cornice sembra poter proporre anche una continuità anamorfica somatopsichica nel rapporto corpo-mente. In fine, sempre alla luce dell'ipotesi dei due volti di Eros, viene affrontato il tema dell' amore di sé e dell' amore del prossimo riproposto ultimamente anche in chiave etico-politica da Eugenio Scalfari, il quale ha definito "eccellenti" quei capitoli del presente volume che ha avuto modo di leggere. | |
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Data ultimo aggiornamento: Lunedi' 12 marzo 2012 |