Come accade nel caso di altri suoi testi che sono anche delle letture approfondite di scrittori a lui cari, Jacques Derrida procede qui intrecciando la propria riflessione con la scrittura di Hélène Cixous, un’autrice che ha elaborato una propria “poetica della differenza sessuale”, da tempo al centro di molti dibattiti. Hélène Cixous dice di aver trovato in Jacques Derrida la libertà di cui aveva bisogno per continuare a scrivere. Il filosofo risponde affermando: “Hélène mi legge in modo incomparabile, trova immediatamente l’accesso migliore, il più segreto, alla forgia e alla forma, al senso e al corpo inconscio di ciò che scrivo. E per questo la mia riconoscenza verso di lei non ha limiti”. Derrida trova nell’opera di Cixous accessi che nessun altro aveva saputo ancora individuare. Mette così continuamente in relazione una pratica di scrittura femminile con la propria, in un confronto che si snoda intorno al rapporto con la vita e con la morte e giunge da lì a delineare le diverse relazioni possibili con il lutto e con il segreto di ogni singolarità vivente. | |
La collana Con-tratto | |
Collana tra estetica e politica diretta da Gianluca Solla e Riccardo Panattoni |
I libri dell'editore Marietti 1820
Gli scaffali di Filosofia e psicologia |
© Libreria Campedèl - Piazza dei Martiri,27/d - 32100 Belluno telefono +39.0437.943153 fax +39.0437.956904 e-mail info@campedel.it | |
Data ultimo aggiornamento: Lunedi' 14 maggio 2012 |