Il 18 dicembre di un anno fa moriva don Luigi Pozzoli, maestro di spiritualitŕ religiosa, autore di numerosi libri: saggi sulla letteratura del Novecento, di cui era appassionato cultore; raccolte delle omelie (ben 8 volumi), incentrate sulla meditazione dei testi sacri nella prospettiva cristocentrica di una vicinanza all’uomo sorretta dalla speranza; scritti autobiografici o occasionali, dedicati ad amici illustri (da Santucci a Ravasi, da Bearzot al pittore Nastasio). Refrattario alla retorica, all’ipocrisia, e dotato di un salutare umorismo, Pozzoli concepiva la parola scritta sotto forma di dialogo con i vivi e con i morti, persone che incrociava sulla sua strada e grandi autori dei quali si metteva a servizio. Sia nei saggi piů letterari, sia in quelli nati dal ministero sacerdotale, č stato coerente con la sua vocazione di testimone, illuminato da una fede profonda che lui definiva «quel poco di fede che mi porto dentro». Un’ironica espressione con cui č intitolata la ricca antologia curata da Laura Bosio e Bruno Nacci, amici di don Luigi, che con questo volume intendono proprio favorire l’incontro del lettore con lo scrittore e il sacerdote. Il testo č arricchito da una prefazione del cardinale Gianfranco Ravasi e dalla Postfazione di Roberto Righetto, responsabile delle pagine culturali del quotidiano Avvenire. | |
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Data ultimo aggiornamento: Martedi' 20 novembre 2012 |