Come sintetizza il Manifesto per la sostenibilità culturale, la Cultura è capace non solo di creare economia e coesione sociale, ma anche di offrire un senso di benessere, quel senso di felicità che i governi cominciano a porre tra gli obiettivi primari da raggiungere. Esaminando le analogie che possono esistere fra il sistema ambientale e quello culturale, il tema della "sostenibilità culturale" fa intravedere la possibilità di un'"economia del simbolico", dove i piani strategici culturali diventano uno strumento indispensabile per il governo del territorio. E in quest'ottica si potrebbe, peraltro cominciare a ritornare a considerare lo sviluppo nel suo significato originale, di togliere il "viluppo", ossia di sbrogliare la matassa riconoscendo che alla ricerca del profitto si deve abbinare il godimento della vita. D'altronde Euripide racconta che "l'inatteso non si compie, all'inatteso un dio apre la via" e nel "Gotha dei miti" europei non sarà difficile trovare un dio che possa accompagnarci lungo questo cammino capace di portare alla costruzione di una nuova "civiltà sociale". | |
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Data ultimo aggiornamento: Martedi' 8 maggio 2012 |